Pollo a pranzo durante il duro lavoro

Il Ristorante Al Cavaliere di Rovigo propone un weekend 15, 16, 17 Luglio in cui con una Trebbia in miniatura creata da un meccanico d’altri tempi, verrà messa in funzione per vedere come si trebbiava un tempo in campagna, a questa emozionante esperienza viene affiancato un Menù, a 25 € a persona, che rievoca i Pranzi che avvenivano durante il duro lavoro:

Menù del PolloMenu del pollo

  • Degustazione di Pancetta e Insaccati delle Grandi Corti
  • Minestra de fasoi con taiadeine fresche
  • Risotto con Fegatini
  • Pollo cotto in tre modi diversi: Pollo in Umido con patate; Pollo Arrosto e Pollo Alla Brace
  • Accompagnato da una sinfonia di Insalata
  • Cabernet Trevigiano o Pinot
  • Acqua

Durante le serate, verrà inoltre narrato come si susseguivano le giornate dei padroni e dei contadini nel periodo della mietitura:

“Veniva il mese di Giugno a maturare le spighe che diventavano come l’oro e sembrava che scoppiassero tanto erano piene di grani. Dentro il cuore la gente era contenta perché stava per arrivare la farina per fare il pane, sia biscottato che quello fresco.
Ogni corte aveva il forno e tutti i giovedì le donne, di prima mattina, facevano il pane e appena cotto un “paneto” veniva portato alle maestre che erano contente per quel dono benedetto.
Quando si decideva di mietere il frumento, venivano chiamati i contadini, paesani del Padrone che lavoravano in cambio della Meanda –quantità di grano pattuita dallo Stato dovuta al lavoratore-.
I contadini arrivavano di buonora dal paese portandosi anche i figli più piccoli ed incominciavano già dalle 7 a mietere le spighe con la falce messoria; i ragazzi portavano i legacci e le donne legavano i covoni.
Per le nove avveniva la prima pausa “La Merenda”: Caffelatte per tutti, Pane con fichi e amoli per i lavoratori e formaggio vaccino e mortadella per i padroni. Poi si tornava a lavoro finchè il caldo lo permetteva per le 11.30-12.00 ci si fermava: i contadini mangiavano all’ombra nel fienile quel che si erano portati da casa, mentre i padroni con i ‘tecnici della trebbia’ pranzavano con Tagliatelle in brodo di gallina, Risotto con i fegatini (frattaglie del pollo), pollo arrosto e pollo in umido con patate novelle, uova con cipolle e salame affettato.
Si riprendeva poi a mietere fino a sera facendo solo un veloce ‘Merendin’; la giornata si concludeva con la “Galzèga”: cena offerta ai lavoratori da parte del padrone del campo: Tagliatelle in brodo di oca essiccata, lingua di bue e bondola lessate, cren, radicchio e vino a volontà.
Allegria, canti e fisarmonica allietavano la serata.”

Prenotate il vostro tavolo per queste serate diverse dal solito, immersi nei racconti di un tempo al Ristorante Al Cavaliere al 338.5402602.

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